sabato 29 febbraio 2020

I sette maestri di canto consigliati da Giuseppe Verdi

 

I SETTE MAESTRI DI CANTO CONSIGLIATI DA VERDI :

Nel 1877, Ferdinand Hiller, noto direttore d'orchestra e compositore tedesco, indirizzò una lettera a Giuseppe Verdi ponendogli un quesito: a quali insegnanti di canto avrebbe potuto indirizzare alcuni giovani cantanti tedeschi desiderosi di perfezionarsi in Italia? La risposta di Verdi, datata 13 settembre 1877, cominciava così:

"Vorrei poter appagare utilmente le vostre domande, ma non è tanto facile trovare ora buoni maestri di canto. Quelli che in 'diebus illis' conosceva personalmente e artisticamente o son morti, o sono vecchi o non fanno più nulla."

Premesso questo, Verdi nominava cinque insegnanti, residenti a Milano, Firenze o Napoli. Passava quindi a Roma e scriveva che ve n'erano due ottimi: Tosti e Rotoli.

<<Caro Hiller, (...) non è tanto facile trovare ora buoni maestri di canto (...) posso indicarvi fra i migliori il maestro Alberto Leoni; almeno sa cosa sia musica. Se per studiare spartiti Faccio sarebbe ottimo. In Firenze gode fama il Vannuccini, dopo di lui il Palloni. In Napoli il Guercia è il migliore; e là ve ne'è una quantità di cui non saprei nemmeno ricordare i nomi. A Roma ve ne sono due ottimi e sono il Tosti e il Rotoli. Tutti questi sono anche scrittori di musica da camera. Sono manierati nell'armonizzare (e la colpa è un po' della vostra scuola attuale), ma scrivono ancora bene per la voce.>>

[da: "Carteggi verdiani", a cura di A. Luzio, Roma, Reale Accademia d'Italia 1935, II, p. 323; la lettera è datata "Sant'Agata, 13 settembre 1877"]

Con questo la rassegna verdiana dei buoni insegnanti di canto era conclusa: sette in tutto, fra cui Francesco Paolo Tosti.
Tosti aveva allora trentun anni. Nel 1869 s'era fatto conoscere a Roma come cantante di musica da camera e pochi anni dopo era stato nominato insegnante di canto alla corte della principessa ereditaria Margherita di Savoia. Presto era divenuto famoso, come sappiamo, e nel 1880 avrebbe avuto inizio la lunga avventura inglese, alla corte della regina Vittoria e di Edoardo principe di Galles, sempre come maestro di canto. Un "ottimo maestro", secondo Verdi; e, di conseguenza, anche un compositore che scriveva bene per le voci.

[tratto da: Rodolfo Celletti - "La vocalità nella romanza di Francesco Paolo Tosti" in: TOSTI - E.D.T. 1991]

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VERDI INCONTRA TOSTI

"Fu tra noi il maestro Tosti, da Londra, in viaggio per Roma: venne presentato a Verdi, al quale ebbe l'onore di far udire qualcuna delle sue composizioni: l'illustre maestro ebbe parole di schietto elogio e di vera soddisfazione per Tosti, sia come esecutore, sia come compositore." ("Gazzetta Musicale di Milano", 52, 3 dicembre 1883)

N.B. : Il famoso insegnate Alfonso Guercia ebbe fra i suoi allievi anche quello che sarebbe stato poi il grande tenore Fernando De Lucia !!!










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