"L'opinione di Verdi sul canto", in "Signale für die musikalische Welt", Leipzig, XXXIII, 33: luglio 1875 |
«Si è talvolta ingiusti
verso i cantanti italiani quando li si accusa di trascurare la scena per
amore del "belcanto". E però quanti cantanti vi sono che riuniscono le
due cose, che sanno cantare e recitare? Nell'opera comica le due cose
unite sono facili. Ma nell'opera tragica! Un cantante che è preso
dall'azione drammatica, a cui vibra ogni fibra del corpo, che
s'immedesima totalmente nel ruolo che rappresenta, non troverà il giusto
tono. Forse per un minuto, ma nel
successivo mezzo minuto egli canta già falso o la voce gli viene a
mancare. Per l'azione e il canto raramente sono sufficienti forti
polmoni. E pertanto sono dell'opinione che nell'opera la voce ha
soprattutto il diritto di essere ascoltata. Senza voce non vi è canto
giusto.»
(da: "L'opinione di Verdi sul canto", in "Signale für die musikalische Welt", Leipzig, XXXIII, 33: luglio 1875, p. 521)
VERDI ON SINGING:
«Italian singers are often unjustifiably criticized for neglecting
acting for the sake of "bel canto". Yet how many singers are there who
combine both, who can act and sing? In comic opera both are easily
combined. But in tragic opera! A singer who is moved by the dramatic
action, concentrates on it with every vibrant fibre of his body and is
utterly consumed by the role he is portraying, will not find the right
tone. He might for a minute, but in the next thirty seconds he will sing
in the wrong way or the voice will simply fail. A single lung is rarely
strong enough for acting and singing. And yet I am of the opinion that
in opera the voice has, above all, the right to be heard. Without a
voice true singing cannot exist.»
(from: "L'opinione di Verdi sul canto", in "Signale für die musikalische Welt", Leipzig, XXXIII, 33: July 1875, p. 521)
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