martedì 21 luglio 2020

La paradisiaca mezza-voce del tenore Angelo Masini, prediletto interprete diretto da Verdi nel 1875-76


La paradisiaca mezza-voce del tenore Angelo Masini, interprete di Radames, nell' "Aida" di Verdi :

Ho udito il Masini in queste tre ultime opere ["Ugonotti", "Forza del destino" ed "Aida"] e ne ho ricevuto una impressione incancellabile. (...) nell'Aida chi mai ha potuto dire e cantare al pari di lui la melodiosa elegia: "Morir, sì pura e bella", nella quale la voce del Masini aveva morbidezze ineffabili di suono e accenti delicatissimi di melanconica tenerezza!
Una singolarità vocale di lui era la "mezza-voce", che sulle sue labbra assumeva una espressione d'incomparabile dolcezza e della quale egli poteva servirsi a suo talento con bellissima omogeneità, compattezza e uguaglianza di suono. La paradisiaca romanza dell'Elisir d'amore "Una furtiva lagrima", cantata dal Masini, col fascino di quella sua incantevole mezza-voce, diveniva veramente una cosa da paradiso, al punto che tale romanza, udita che la si fosse una volta da lui, non era più possibile sentirla volentieri da altri.

[in: Gino Monaldi - Cantanti Celebri del secolo XIX - Roma, "Nuova Antologia", 1907]

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Delle opere di Verdi, Masini cantò: "Ernani", "La traviata", "Rigoletto", "La forza del destino", "Aida" e la "Messa da Requiem":

Il noto impresario L. Scalaberni, all’indomani del debutto del M. in Norma di V. Bellini a Finale Emilia, nell’aprile del 1868 gli offrì un contratto triennale. Nell’autunno il M. fu scritturato come primo tenore assoluto nella stagione del teatro Lirico di Cagliari, dove prese parte tra la fine del 1868 e l’inizio del 1869 alle rappresentazioni de L’ebreo (G. Apolloni), La favorita (G. Donizetti), LA TRAVIATA ed ERNANI (G. Verdi), La contessa d’Amalfi e Morosina (E. Petrella), Eleonora d’Arborea alla battaglia di Sanluri (E.G. Costa).

Il Masini, nei primi anni, si esibì soprattutto nelle piazze controllate da Scalaberni (Mantova, Venezia, Ravenna, Bologna, Cesena, Pisa, ma anche Roma, Torino, Rovereto, Firenze, Modena e Foligno) debuttando tra il 1870 e il 1872 in numerose opere (Saffo di G. Pacini; Lucrezia Borgia, Don Sebastiano e Poliuto di Donizetti; Faust di Ch. Gounod; Ruy Blas di G. Meyerbeer; Olema la schiava di C. Pedrotti; LA FORZA DEL DESTINO di Verdi). Nel 1873 fu in cartellone a Palermo, Ferrara, Lucca e al S. Carlos di Lisbona, dove debuttò in uno dei suoi ruoli più fortunati, quello del Duca di Mantova nel RIGOLETTO di Verdi.

G. Ricordi, avendo udito nel 1874 il Masini in un’audizione alla Scala, ne sostenne fortemente la candidatura presso Verdi in vista della tournée internazionale con la "Messa da Requiem". Il compositore aveva assistito in quell’anno al positivo debutto del Masini in AIDA a Firenze, ma reso diffidente da una sua indisposizione occorsa durante alcune recite de LA FORZA DEL DESTINO a Roma, accettò nel 1875 di metterlo in compagnia solamente dopo averlo invitato a ripassarne insieme la parte. La "Messa" riscosse un successo straordinario dapprima alla salle Favart di Parigi, poi all’Albert Hall di Londra, infine alla Hofoper di Vienna (seguirono Venezia e Firenze, uniche piazze italiane). Il vero lancio del M. avvenne con questa produzione, che lo consacrò, a 31 anni, come uno fra i tenori più notevoli della sua generazione. Verdi lo diresse l’anno seguente in AIDA al théâtre des Italiens, con tale consenso di pubblico che lo spettacolo registrò l’incasso più elevato mai ricavato dal teatro.

(Nell'immagine: Portraits of the Solo Singers - Signor Verdi's new Requiem at the Albert Hall - THYE GRAPHIC, May 15th 1875)

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