lunedì 8 febbraio 2021

Attacchi sicuri, accenti e coloriti indicati da Verdi per i coristi, da realizzare e rispettare accuratamente


ATTACCHI SICURI, ACCENTI E COLORITI INDICATI DA VERDI PER I CORISTI, DA REALIZZARE E RISPETTARE ACCURATAMENTE:
Verdi (...) trova il tempo per scrivere una dettagliata lettera a Ricordi sull'andata in scena della "Forza":
<<...Spero che le prove avran continuato bene con quelli accenti e quei colori che io ho indicato. Raccomandate al maestro dei cori di fare studiare bene, con precisione i suoi coristi e soprattutto di non lasciar passare un attacco incerto. Nelle masse la prima cosa è l'attacco. [...] Io verrò a far due prove Lunedì. Se si possono fare bene si potrà andare in orchestra Martedì mattina, se no andremo avanti sempre così facendo poco come si è fatto finora perdendo un tempo preziosissimo>>.
La nuova versione della "Forza del destino" viene rappresentata alla Scala la sera del 27 febbraio 1869. E' un sabato sera piuttosto freddo, pioviggina. Il teatro alla Scala è tutto esaurito e l'opera ottiene un successo clamoroso. Anche i protagonisti sono molto applauditi: la Stolz, il Tiberini, la Bensa, assieme al direttore d'orchestra: il maestro Turiani. (...) Le repliche dell'opera sono quattordici. Verdi è soddisfatto dell'esito, come si può capire da questa lettera inviata all'Arrivabene:
<<Sono ritornato qui ieri sera di ritorno da Milano a mezzanotte stanco morto di fatica. Ho bisogno di dormire quindici giorni di seguito per rimettermi. A quest'ora tu saprai della "Forza del destino": vi fu una buona esecuzione e un successo. La Stolz e Tiberini superbi. Gli altri bene. Le masse, Cori ed orchestra, hanno eseguito con una precisione e un fuoco incredibili. Avevano il diavolo addosso. Ho avuto notizie anche della seconda recita: ancora bene, anzi meglio della prima. I pezzi nuovi sono una "sinfonia" eseguita meravigliosamente dall'orchestra, un piccolo coro di "Ronda" e un "terzetto" col quale si chiude l'opera>>.
Anche con l'Escudier si dichiara soddisfatto:
<<Voi sapete dunque tutto quello che è successo a Milano. Stamattina ho ricevuto notizie della seconda recita, che è stata ancora meglio della prima. Sta bene. Esecuzione superba. La Stolz e Tiberini sublimi. Gli altri bene. Ah se voi foste stato presente avreste visto e sentito come devono eseguire le masse... Ah, per Dio, voi altri eseguite più esattamente, ma non arriverete mai a produrre gli effetti dei nostri... >>.

(da: Giuseppe Tarozzi - IL GRAN VECCHIO - Club Italiano dei Lettori, Milano 1980)

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