Definizione di "voce verdiana" secondo Verdi stesso, come scritto in una lettera del 17 maggio 1854 al Somma |
Come dev'essere una "VOCE VERDIANA"?
Risponde lo stesso Verdi:
<<La voce – scriveva Verdi al Somma – non importa sia grossa o
piccola, basta che si senta, ma intelligenza, anima... >> !!! -
(Parigi 17 maggio 1854)
Ciò sconfessa l'idea e lo stereotipo che vedrebbe voci grosse come voci automoticamente 'verdiane', ma se uno canta male canta male, con voce più tendente al tipo leggero o più tendente a quello pesante, non c'entra il discorso della voce scura e grossa, che non rende mai - a priori - un interprete VERDIANO!!! Inoltre Verdi ha scritto per voci leggere, liriche, spinte e drammatiche, non è quindi assolutamente vero che per esempio voci meno pesanti non possano cantare Verdi (altro sterotipo comune odierno)!
Se invece un cantante canta bene ed interpreta bene Verdi sarà un "cantante verdiano" a tutti gli effetti, che abbia una voce più chiara e leggera o più scura e pesante, sempre rispettando il proprio repertorio, ovviamente. E' chiaro che un tenore che canta nel Falstaff non canterà Otello! (se è intelligente e rimane nel proprio ambito, e viceversa!)
Infine, anche se un cantante avesse voce stentorea e voluminosa, se canta male a livello tecnico vocale e non rispetta le indicazioni del compositore non produrrà nulla di "verdiano" ed anche i melomani che lo ascoltano e lo applaudono, coscienti o non coscienti che siano, non stanno rendendo omaggio a Verdi, né possono dirsi "verdiani"!
Riflettiamo dunque sulle poche ma profonde parole di Verdi e torniamo a servire i grandi compositori, compreso un genio come Giuseppe Verdi, prendendo sul serio le volontà espresse nelle sue partiture e realizzandole praticamente, dando nuova vita alle sue opere: ed allora saremo davvero cantanti ed interpreti VERDIANI !
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