mercoledì 22 luglio 2020

Caratteristiche vocali-interpretative di Tamagno, Maurel e Pantaleoni, rilevate nelle prime rappresentazioni assolute di Otello di Verdi nel 1887


Caratteristiche vocali-interpretative di Tamagno, Maurel e Pantaleoni, rilevate nelle prime rappresentazioni assolute di Otello di Verdi nel 1887:

Rivista milanese, 12 febbraio:
Il grande avvenimento s'è compiuto: sabato scorso, 5 febbraio, ebbe luogo alla Scala la prima e tanto attesa rappresentazione dell'Otello di Verdi. (...)
Il nuovo e possente lavoro Verdiano ha trionfato - fra clamori ed entusiasmi indescrivibili: spettacolo squisito nello spettacolo stesso.
L'esecuzione fu consona all'ambiente: Tamagno, Maurel, la Pantaleoni hanno dato ai tre salienti personaggi del dramma - stupendamente trattato dal Boito - il carattere voluto dal poeta e dal compositore; e il pubblico ha fatto ovazioni a questi artisti, calorosissime - come le ha fatte del pari al maestro Faccio ed alla sua impareggiabile orchestra. (...)
Le ovazioni al maestro Verdi, poi, si sono mutate in delirio: e alla fine dell'opera, il teatro pareva dovesse sfasciarsi fra il tumulto delle grida, degli 'evviva Verdi', dei battimenti, delle acclamazioni. (...)
riporteremo in un supplemento a parte i giudizi, le relazioni, le critiche di tutta la stampa cittadina, italiana e straniera (...) Questo supplemento uscirà in settimana (...)
In pari tempo, essendosi forzatamente ritardata la seconda rappresentazione dell'opera, a cagione d'una malattia toccata al tenore Tamagno, si unirà in quel supplemento anche il resoconto della rappresentazione stessa. La quale, secondo tutte le ben fondate speranze, deve aver luogo domani sera, avendo il signor Tamagno migliorato assai della sua indisposizione, ch'era una irritazione della trachea, dovuta ad eccesso di fatica.

(Gazzetta Musicale di Milano, 13 febbraio 1887)

- LA TERZA RAPPRESENTAZIONE dell'OTELLO

IL PUNGOLO:
Otello, Jago, Desdemona sono là, vivi, davanti a noi, nella duplice e pari grandezza della creazione shakesperiana e verdiana.
Il Tamagno non è grande soltanto nello scoppio terribile delle collere selvaggie del moro, che richiedono tutta la straordinaria potenza della sua voce, ma anche nel rendere le dolcezze voluttuose dell'amore che egli sente per la sua Desdemona - dolcezze che hanno, nel duetto del primo atto, una sì affascinante espressione - ma anche nel rendere lo strazio supremo, infinito dell'ultimo atto. E ormai non è più il tenore Tamagno dalle note squillanti che si ammira alla Scala - si ammira Otello - perchè Otello c'è.
Che dire del Maurel, che non gli abbiano detto le a stento frenate approvazioni del pubblico?
Nel personaggio di Jago, in cui l'arte prevale, egli non trascura un dettaglio, non lascia passare una frase, senza scrutarne l'intimo pensiero e renderlo evidente coll'accento e coll'azione.
Gentile, appassionata, tenera, dolce Desdemona, è la Pantaleoni, che ne fa un tipo veramente poetico ed ideale di dolcezza femminile, di natura appassioanta - e, specialmente nell'ultimo atto, in cui il personaggio della infelice Desdemona spicca in tutta la sua evidenza drammatica, trova l'accento ed il gesto che rendono tutte le agitazioni di quell'anima addolorata, tutti i terrori di quella notte spaventosa.

(Gazzetta Musicale di Milano, 20 febbraio 1887)

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Rivista milanese, 26 febbraio:
Il Tamagno, con quella sua poderosa voce ruggente e carezzevole ad un tempo, con l'accento purissimo e pieno d'espressione, la chiara ed irreprensibile pronuncia, e coll'azione intelligente di un valente trageda tutto compenetrato nella propria parte, trae degli effetti stupendi, ed è ogni sera oggetto di acclamazioni ripetute.
Maurel, il diabolico Jago, minia con rara efficacia il carattere del ribaldo personaggio: attore e cantante di grande pregio, supera col suo talento eccezionale le difficoltà di una parte originalissima e che non ha riscontro in altre opere.
La signora Pantaleoni è sempre quella soave Desdemona dagli accenti appassionati, e nel quarto atto ammirabile per l'efficacia dell'espressione.

(Gazzetta Musicale di Milano - supplemento straordinario - del 27 febbraio 1887)

Rivista milanese, 5 marzo:
Della rappresentazione d'Otello, datasi domenica scorsa (...) non crediamo di meglio che riprodurre per intero i resoconti dei seguenti giornali:

Si dava l'ottava rappresentazione dell'Otello (...)
Il Tamagno, ora che è padrone della sua parte, è veramente insuperabile non solo per la potenza della sua voce, ma pel colorito giusto che dà alle diverse gradazioni della passione, che palpitano nel suo personaggio, e per l'azione efficacissima di vero attore.
E al solito sempre sommi, per intelligente e finissima interpretazione, il Maurel, per dolcezza ed espressione la Pantaleoni.
(Il Pungolo)
V'erano alcuni distinti musicisti venuti apposta per l'Otello da Berna, rimasti entusiasmati della bellezza dello spartito verdiano. V'erano alcuni impresari di teatri di Spagna; il tenore Masini. (...) Il successo dell'Otello cresce ogni sera.
(Corriere della Sera)

(Gazzetta Musicale di Milano, 6 marzo 1887)

 

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