venerdì 14 aprile 2023

L'A aperta che "altera la voce", secondo lo stesso Verdi - il caso Garbin, primo interprete di Fenton nel "Falstaff" (1892)

L'A aperta che "altera la voce", secondo lo stesso Verdi - Nell'immagine: Milano. - Le prove al piano del 'Falstaff' alla presenza del Maestro Verdi (disegno di Gennaro Amato, da schizzo di E.X).

C. Giulio

Ricevo la vostra del 19. Garbin non farà la 'Forza del Destino'. Egli potrà fermarsi qui, anche finite le sue recite; ma il guajo si è che, stante il mio ostinato mal di gola, non posso indicargli la parte come vorrei. Bisognerebbe che Garbin avesse un buon maestro per insegnargli le note, a dire la parola netta ed a tempo.
Egli viene da me quasi tutti i giorni, e si fà quello che si può, ma non molto. Se Pini-Corsi non avesse a cantare in tutte le opere potrebbe occuparsi ad insegnargli la parte, che sa come la si deve cantare... e poi il Pini è un forte musicista.- Qui non vi sarebbe nissuno cui affidare questo incarico. Ma Garbin potrebbe verso la fine del mese venire a Milano, e là bisognerebbe trovare non un maestro di canto ma un pedante che insegnasse bene le note, il tempo e la parola netta e chiara.

Più non gli permettesse di aprire le vocali finali. Per es: se Egli ha da pronunciare: "che gli risponde colla sua parolaaa" l'A è talmente aperta, che la voce si altera, e pare la voce di un altro. È un difetto gravissimo sopratutto per 'Falstaff' ove vi sono molte cose parlate senza aver l'appoggio di Flauti e Clarini.

Falstaff è molto difficile anche per gli altri, più di quello che credevo, ed io mi metto le mani nei capelli quando penso al brontolamento degli uomini e donne nel 1°. atto; al Finale del 2.do Atto e alla Fuga Finale! (...)

(lettera di Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi - Genova, 20 novembre 1892)

cfr. - Dell'emissione vocalica e delle strategie di studio nell'arte del canto, secondo la Stoltz, Giraldoni e Carpi (allievo di Giovanni Corsi) -
--> http://cantoverdiano.blogspot.com/2021/02/dellemissione-vocalica-e-delle.html

"La celebre Stoltz che è contraria all'uso della vocale A nell'educazione vocale, dissemi che se le avessero impostata la voce colla vocale O, non sarebbe stata obbligata man mano a cantare di petto sino al LA secondo spazio. Questa è la ragione che privò il pubblico del piacere di ammirarla sulle scene ben più lungamente. (...) Quando la voce sarà discretamente formata colla vocale O ed avrà acquistata la dovuta estensione, sarà utile far studiare i vocalizzi su tutte le vocali, insegnando coll'esempio a modificarle sulla base del suono che si ricava dalla vocale O, mantenendo perciò il più possibile la bocca in forma ovale." [N.B.]

[N.B.] L'eminente artista e professore Leone Giraldoni (...) in una sua seconda lettera [successiva al 26 ottobre 1896] aggiungeva:
<<Anch'io procuro che l'allievo protragga sempre innanzi le labbra in modo da emettere il suono sull'O anzichè sull'A onde dare alla voce un timbro rotondo.>>
[da: Vittorio Carpi (1847-1917) - "Ancora qualche apprezzamento SULL'ARTE DEL CANTO" - Premiato Stabilimento Musicale A.PIGNA, Milano 1898]


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